sabato 28 settembre 2013

Glee 5x01


Chi non muore si rivede!
Quest' estate mi piace definirla lazy, perchè è stata un po' atipica per tutta una serie di motivi con cui non mi va di annoiarvi, e di conseguenza anche la voglia di scrivere scarseggiava. Ma la "vena poetica" mi è tornata grazie a Glee che, come molti di voi sapranno, è ritornato lo scorso giovedì con la quinta stagione, nonostante la grave perdita subita quest'estate. Per chi non lo sapesse, è venuto a mancare uno dei protagonisti, Cory Monteith, la cui morte mi ha scosso molto, nonostante fosse "solo un attore"!

E' stato un ritorno a mio parere col botto, fin dal primo momento questa puntata è in grado di emozionare e coinvolgere. Rachel che intona Yesterday passeggiando per le strade di New York City è un chiaro e palese riferimento a Cory e al fatto che manchi, tanto, tantissimo.
Paradossalmente, ho visto però nel suo personaggio una nuova grinta, una carica diversa, vedere una Rachel finalmente sicura di sé, femminile e sensuale, è stata una bella sorpresa, la sua esibizione sulle note di "A Hard Day's Night" con Santana è stata divina!

La combinazione Glee/Beatles pare essere davvero un mix esplosivo e caccia fuori tutta la sua carica esplosiva proprio sulle note di "Help", quando Blaine chiede aiuto a tutti i nemici giurati delle New Directions (Warbles, Vocal Adrenaline e la scuola per sordi di Haverbrook), dimostrando che "non importa chi sei e da dove vieni, o in quale Dio credi, cominciamo a vedere che le persone non sono così diverse. E, davvero, se riusciamo a far lavorare fianco a fianco dei cori rivali in competizione, e a riunirli per qualcosa, allora TUTTO E' POSSIBILE"!!!
E io mi sono davvero esaltata! Il punto è questo, viviamo in un periodo in cui ciò che conta di più è l'apparenza, e la società ci impone degli standard a cui non tutti siamo in grado di conformarci. Ma la cosa grave è che chi non si adegua agli standard è emarginato, maltrattato e reso vittima di bullismo. Quante volte, leggiamo sui giornali di giovani ragazzini che si tolgono la vita perché non hanno il coraggio di esprimere ciò che sono veramente? Tante, troppe a mio avviso. Ma Glee è la voce fuori dal coro, va in controtendenza, perché racconta la realtà dal punto di vista degli "sfigati", degli emarginati, facendoci capire che poi queste categorie non esistono, perché ognuno è speciale così com'è! E la cosa che mi esalta ancora di più è che questi temi siano trattati in prima serata, su un canale per famiglie! E così diventa assolutamente normale vedere la più romantica proposta di matrimonio di tutti i tempi, non tra il re e la reginetta del ballo, ma tra due ragazzi, dimostrando che il vero amore non ha sesso e non ha stereotipi o standard a cui conformarsi! Perché solo gli stupidi possono accettare la "standardizzazione" dell'amore, quindi dovremmo tutti aprire gli occhi e trovare il coraggio e la forza di uscire fuori per quello che siamo realmente!!!

E trovo tutto questo assolutamente educativo, ecco, Glee è educativo, Glee dovrebbe essere visto in tutte le scuole, Glee dovrebbe essere preso ad esempio in una società votata al vuoto interiore e all'apparenza! Ed è questa la mia speranza, e questo nostro paese ne avrebbe proprio bisogno per uscire dal buio in cui si trova e in cui sta gettando le nuove generazioni! 
Poi, ovviamente, le lacrime al momento della proposta di Blaine si sono sprecate!
Voto alla puntata: 10 e lode!
Scusate lo sfogo!
Fra

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